18 febbraio 2019

 

Vescica

Trovare il proprio spazio, capacità di lasciare andare

 

La vescica è l'organo che raccoglie l'urina prima che venga espulsa dal nostro corpo. Situata dietro il pube può arrivare a contenere fino a 80 cl di urina, che proviene in modo lento e costante dai reni, attraverso due canaletti, detti ureteri. Quando il volume dell'urina raggiunge i 35/40 cl, sentiamo il bisogno di urinare (i reni producono circa 1,5 litri di urina al giorno).

E' lo sfintere presente tra la vescica e l'uretra (il canale che porta l'urina all'esterno) che agisce da rubinetto, mantenendo chiusa la vescica. L'atto dell'urinare è volontario e avviene attraverso la combinazione delle due muscolature dello sfintere. Quando, per vari motivi, non riusciamo a controllare questa funzione, abbiamo quella che definiamo incontinenza.

L'incontinenza urinaria può avere diverse modalità e cause, da situazioni di difficoltà a trattenere l'urina fino ad altre in cui l'incontinenza è lieve ma costante.

Tra questi sintomi troviamo anche l'enuresi, la “pipì a letto”, che interessa soprattutto bambini, con episodi spesso durante il sonno.

Tra i disturbi più frequenti che interessano la vescica troviamo la cistite.

 

Riflessologia plantare e tecniche energetiche

La riflessologia plantare è un valido strumento per intervenire sull'apparato urinario. Capita a volte di riscontrare fastidio o dolore nella zona riflessa della vescica in concomitanza con le varie problematiche esistenti. Curiosamente, tale fastidio è spesso collegabile ad altre situazioni. Gonfiori intestinali, stipsi, prostatiti, gravidanza e parto, prolasso del pavimento pelvico. In questi casi la vescica non ha problemi in sé ma si trova in una situazione di “sofferenza” a causa di altri eventi che la condizionano o di organi che la comprimono. Questo mi permette di ricordare una delle caratteristiche della riflessologia plantare, ovvero che il punto dolente sul piede non va inteso come un “problema” all'organo riflesso. In una visione olistica il manifestarsi dei sintomi va letto nell'insieme della persona, nelle sue componenti, fisica, psichica, emozionale.

Utilizzando le tecniche naturali che hanno un impostazione di tipo energetico si può intervenire sulle problematiche collegate alla vescica.

Personalmente seguo le conoscenze della Medicina Tradizionale Cinese, utilizzando riflessologia plantare, kinesiologia applicata, digitopressione.

In Medicina Tradizionale Cinese uno dei meridiani energetici principali fa riferimento proprio alla vescica. Ha il suo punto di inizio sul lato interno dell'occhio, sale sopra la testa per poi scendere lungo la schiena e le gambe, posteriormente, per terminare sul lato esterno del quinto dito del piede. E' il meridiano che ha più punti, 67.

 

La tecnica craniosacrale

Anche la tecnica craniosacrale offre possibilità di intervento per le problematiche legate alla vescica. Permette di intervenire sull'area pelvica, sia sulla parte vertebrale che sulla quella tessutale, migliorando le tensioni fisiche e quelle emozionali, spesso “memorizzate” nel nostro corpo.

 

L'idroterapia, un aiuto naturale

Un'ulteriore possibilità di intervento sul sistema urinario è l'idroterapia. In particolare per la vescica le applicazioni calde locali permettono un rilassamento che può aiutare in caso di difficoltà urinarie.

Per cistiti e incontinenza notturna si possono fare, più volte al giorno, pediluvi caldi così come camminare molto in acqua. Anche gli enteroclismi contribuiscono a sfiammare l'area.

 

Cosa ci può dire un sintomo alla vescica

Per chi desidera osservare i sintomi che coinvolgono la vescica da una visione biologica e psicosomatica, ciò di cui la vescica ci parla è collegato al proprio spazio, alla possibilità di definirlo, di riconoscerlo, di proteggersi da ciò che può essere percepito come un'invasione.

Lo sfintere della vescica ci può dare informazioni sulla capacità di lasciarsi andare, oppure per contrapposizione della capacità di controllo, dell'attitudine a trattenere.

A volte la persona con problemi alla vescica mostra timidezza, disagio nell'affrontare gli altri. Quasi ad esprimere una difficoltà a riconoscersi uno spazio proprio.

Nel caso dell'enuresi è possibile che il sonno, alleviando il controllo che avviene durante la veglia, offra una possibilità di lasciare andare qualcosa che non è possibile far uscire durante il giorno.

 

Comportamenti alimentari e... caratteriali

Una buona abitudine, utile per tutto l'organismo ma soprattutto per l'apparato urinario, è quella di bere acqua, frequentemente, poca per volta, meglio se lontano dai pasti. Per non sottoporre la vescica a sforzi notturni si potrebbe ridurre al minimo l'acqua bevuta dopo cena. Infatti non è consigliabile restare a lungo con la vescica piena.

Anche la costipazione intestinale non aiuta: la compressione che ne deriva può spingere la vescica verso il basso.

Inoltre, qualora in una persona si riscontrassero le caratteristiche psicosomatiche collegabili a quest'organo, potrebbe essere utile intervenire con attività che sviluppino la capacità di affrontare gli altri, anche attraverso una buona postura, in modo da diminuire il disagio e la timidezza, possibilmente arrivando a guardare le altre persone bene negli occhi.

Anche un percorso di conoscenza personale e di miglioramento della propria autostima può rivelarsi molto utile nell'imparare a gestire i propri spazi.