Sentirsi senza via di scampo: perdita di peso e diabete insipido
Il diabete insipido è una forma di diabete che non ha a che fare con la glicemia (zuccheri nel sangue).
Viene definito anch'esso diabete perchè c'è un'abbondante produzione di urina, come avviene per il diabete mellito, ma si tratta di qualcosa di assai diverso.
COSA ACCADE
Nel diabete insipido c'è abbondanza di urine (poliuria) che però non hanno il sapore dolciastro come nel caso del diabete mellito. Per questo è detto insipido, senza sapore.
Una cusiosità: fino a pochi decenni fa, i medici assaggiavano l'urina della persona per riconoscere queste caratteristiche. Dal sapore, appunto, è possibile percepire una maggiore presenza di zuccheri (diabete mellito) o una assenza di sapore dato dalla forte diluzione delle urine prodotte (diabete insipido).
La persona con il diabete insipido, producendo molte urine, beve anche molto. Si può arrivare anche a decine di litri d'acqua al giorno.
Un'altra caratteristica osservabile è la perdita di peso. E' una conseguenza della riduzione della componente liquida del corpo che, come sappiamo (leggi anche qui) costituisce la grande parte del nostro organismo.
Questa grande quantità di urina prodotta è dovuta alla riduzione di produzione dell'ormone vasopressina (ormone anti diuretico, ADH) che è prodotto dall'ipotalamo e gestito dalla neuroipofisi. La vasopressina regola l'equilibrio idroelettrolitico dell'organismo. Detto in modo sintetico, trasmette ai tubuli collettori dei reni l'ordine di trattenere liquidi. Attraverso la riduzione della vasopressina i reni si liberano di liquidi, producendo più urina.
PERCHE' ACCADE
La medicina moderna, essendo una medicina sintomatica, non si spinge molto in là nell'individuzione delle cause.
Per nostra fortuna, possiamo avere maggiori spiegazioni e una comprensione di questo sintomo con un'osservazione psicobiosomatica, grazie alla conoscenza delle 5 Leggi Biologiche.
Sappiamo che c'è una percezione biologica che attiva ogni processo sintomatico dell'organismo. In questo caso, la percezione che attiva la riduzione di vasopressina è il sentirsi senza via d'uscita, in una situazione che minaccia fortemente la persona, in una situazione in cui la persona si sente in trappola. Situazioni di costrizione, lavorative, di coppia, di salute, in cui la persona sente di essere in gabbia, percepisce di non avere scampo, di non avere una via di fuga.
Un esempio facilmente riconoscibile possiamo osservarlo con persone che ricevono una diagnosi molto impegnativa, come nel caso di tumori, in cui c'è un fortissimo effetto nocebo che fa percepire alla persona di non avere via d'uscita (leggi anche qui). A quel punto, fateci caso, alcune persone iniziano progressivamente e inesorabilmente a perdere peso.
Biologicamente è un comportamento sensato del nostro organismo per risolvere una situazione che è percepita di estremo pericolo, in cui c'è in gioco la sopravvivenza. Perdendo liquidi si riduce la massa corporea e c'è maggiore possibilità di sopravvivenza, divincolandosi, come per passare da una fessura per fuggire via. Immaginiamoci di dover passare attraverso delle sbarre... riducendo la massa corporea la persona può trovare una via d'uscita!
Sono comportamenti biologici e sensati, affinati in milioni di anni di evoluzione, di cui continuiamo ad avvalercene.
E' la reazione (biologica e sensata) per cui “ci pisciamo addosso” quando ci troviamo davanti a una situazione di forte pericolo. Ci si libera di liquidi per fuggire meglio. Tra l'altro, è una reazione che possiamo osservare anche negli altri animali.
In natura queste esperienze durano pochi secondi, pochi minuti. Poi la situazione, in un modo o nell'altro, si risolve. L'essere umano è un'eccezione: è l'unico che riesce a stare in situazioni di pericolo e di stress per lunghi periodi. Nel caso della percezione di non avere via di fuga, con conseguente costante perdita di liquidi, le conseguenze possono essere gravi e drammatiche.
L'AIUTO DELLA NATUROPATIA E DI CONOSCCENZE E TECNICHE NATURALI
La Naturopatia e le conoscenze naturali offrono varie possibilità di aiuto.
Un'opportunità assai utile è l'osservazione psicobiosomatica di questi sintomi. La persona può osservare e riconoscere cosa sta percependo e la naturale reazione dell'organismo.
Poi si può intervenire per riequilibrare la situazione, intervenendo sulla percezione emozionale oppure su un riequilibrio che parte dal corpo.
Per un riequilibrio emotivo si possono utilizzare tecniche energetiche che aiutano a sciogliere blocchi, credenze, fantasie, fino a cambiare la percezione di ciò che sta accadendo (possiamo utilizzare varie tecniche, tra cui EFT, Logosintesi, meditazioni attive).
Per un riequilibrio attraverso il corpo possiamo utilizzare tecniche come la riflessologia plantare o la kinesiologia applicata, con le quali si accompagna la persona ad un riequilibrio e un conseguente miglioramento.
PERCHE' SCEGLIERE IL BENESSERE
Molto frequentemente, le persone che manifestano i sintomi del diabete insipido si trovano in situazioni molto impegnative che, come abbiamo visto, sono percepite come un pericolo per la sopravvivenza, come qualcosa di drammatico. Anche per la gravità di queste situazioni, possono rivelarsi di grande importanza conoscenze e tecniche naturali che siano di aiuto alla persona.
Ricordando sempre che il corpo manifesta ciò che la persona vive.
31 maggio 2024
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