10 novembre 2016

 

Vitamina D – Elemento vitale per il benessere

 

La vitamina D è essenziale per il nostro organismo. Nonostante il nome, non è una vitamina, bensì un ormone. Venne definita vitamina da un ricercatore nel 1920, quando, in un esperimento, allevò dei cani senza la minima esposizione al sole. Li alimentò con olio di fegato di merluzzo e prevenne il rachitismo. Ritenendo che la sostanza si trovasse nell'olio la classificò come vitamina (le vitamine sono sostanze essenziale alla salute ma che non possono essere prodotte dal corpo). Successivamente scoprirono che in realtà è prodotta dal corpo quando si espone ai raggi UVB del sole o con l'assunzione di alcuni alimenti.

Molti benefici e continuiamo a scoprirne

Ciò che si sapeva da tempo era che è capace di regolare i livelli ematici del calcio e del fosforo, contribuendo alla salute delle ossa. Negli ultimi anni diversi studi hanno rivelato che ha un grande impatto su organi, tessuti e cellule dell'organismo e i suoi i recettori si trovano in quasi tutte le cellule del nostro organismo.

Tra gli effetti positivi, la vitamina D favorisce l’assorbimento del calcio e la corretta mineralizzazione dell’osso, riduce il rischio di cadute aumentando la forza muscolare, riduce il rischio di carcinoma alla mammella, ovaio, prostata e colon, stimola il sistema immunitario, riduce il rischio di sviluppare malattie infettive delle vie respiratorie, asma, sclerosi multipla, ipertensione arteriosa.

I sintomi della carenza

Tra i sintomi della carenza di vitamina D possiamo trovare: debolezza muscolare, sensazione di fatica e facile affaticamento, di pesantezza alle gambe, dolore muscoloscheletrico cronico, affaticamento del bordo oculare, infezioni frequenti, depressione.

Come si ottiene

La vitamina D può essere prodotta dal corpo, con l'esposizione della pelle al sole oppure dagli alimenti che mangiamo o assumendo integratori di vitamina D3. Viene prodotta in grande quantità quando siamo esposti al sole, durante il momento in cui si ha il picco di raggi UVB.

Dopo i 50 anni la pelle perde gradualmente la capacità di metabolizzare la vitamina D, quindi le persone anziane hanno bisogni di un tempo di esposizione maggiore.

Le persone con carnagione più scura hanno bisogno di esposizioni solari più prolungate per sintetizzare la vitamina D.

E' importante considerare che bastano pochi minuti al giorno, mentre un'esposizione eccessiva può provocare danni e problematiche alla pelle anche gravi.

Tra l’Autunno e la Primavera l’apporto garantito dal sole diminuisce in quanto si riduce l’intensità della radiazione. Per questo è opportuno considerare di assumerla attraverso l'alimentazione e degli integratori alimentari (in ogni caso, consultare il proprio medico).

Essendo liposolubile, la quantità in eccesso viene immagazzinata nella parte grassa. Tuttavia le persone obese o con eccessiva massa grassa hanno difficoltà della metabolizzazione in quanto la vitamina vitamina D tende a rimanere nel tessuto adiposo.

Alimentazione

Tra gli alimenti che forniscono vitamina D troviamo l'olio di fegato merluzzo, alcuni pesci (salmone, sgombro, sardine) e, in minore quantità, le uova (tuorlo).