Il gioco degli specchi

Osservazione: il giudizio

 

Se non hai letto l'introduzione, leggi prima qui.

 

Leggi la prima osservazione: il fastidio.

 

Con il gioco degli specchi, una delle possibili osservazioni è la presenza del giudizio.

Il giudizio riempie le nostre vite. Dannoso “come la peste!”.

Attraverso gli specchi, mi accorgo che giudico. Inconsciamente mi trovo a giudicare chi ho davanti a me.

E' un meccanismo automatico, se non mi fermassi ad osservarmi non me ne accorgerei neppure.

Vedo qualcuno e giudico. Non importa se con tanta o poca cattiveria, rabbia, invidia, ironia: io giudico.

Riconoscere la presenza del giudizio è un segnale importante in un percorso di crescita.

Chi giudica gli altri giudica se stesso.

E allora mi chiedo: cosa giudico di questa persona?

Cosa giudico di me?

Com'è la mia autostima?

Chi mi ha giudicato a lungo (e magari gli permetto di farlo ancora)?

Cosa c'è alla radice di questo giudizio di me?

Il percorso finisce, necessariamente, per tornare indietro nel tempo.

Accettare, prendere consapevolezza e lasciare andare.

La vita senza giudizio è tutta un'altra cosa.

Lo specchio continuerà a dirmi a che punto è il mio percorso.

E ricorda: consapevolezza e gratitudine.

 

Prosegui con il passo successivo.

 

23 agosto 2018