Insulino resistenza
Il piano B dell'organismo per il troppo zucchero
E' conoscenza disponibile che l'aumento degli zuccheri nel sangue, detta iperglicemia oppure diabete quando la situazione diventa patologica, può avere due cause. Una è il nutrirsi di un'eccessiva quantità di zuccheri. La seconda è che la persona vive una situazione emotiva di preparazione alla lotta, una situazione a cui sente di opporsi (se vuoi fare un ripasso, leggi qui).
La biologia ci spiega bene come il corpo reagisce all'eccesso di carboidrati (zuccheri) nel sangue, aumentando la produzione di insulina, l'ormone che permette di far entrare lo zucchero nelle cellule.
A seguito di questo, possiamo sapere che la presenza di valori alti di insulina nel sangue (iperinsulinemia) è una reazione dell'organismo a una eccessiva presenza di zuccheri nel sangue.
Gli zuccheri (che l'organismo trasforma in glucosio e fruttosio, gli unici assimilabili) entrano nelle cellule, anzitutto per fornire energia vitale; un eccesso temporaneo di zucchero fa sì che venga immagazzinato nel fegato, pronto per essere reso nuovamente disponibile.
Quando invece questo zucchero in eccesso è più frequente viene trasformato e accumulato nelle cellule, formando tessuto adiposo nella pancia e poi in altre zone del corpo (se vuoi rileggerlo, clicca qui).
Che cosa succede se questa situazione si protrae a lungo o con quantità di zuccheri eccessive?
Ripetiamo.
La prima reazione dell'organismo alla presenza di zuccheri nel sangue è la produzione di insulina per far arrivare questi zuccheri alle cellule. Per essere utilizzati. Questa è il normale comportamento biologico, affinato in milioni di anni di evoluzione.
Se questi carboidrati continuano ad essere troppi, scatta la prima risposta all'emergenza (il "piano A"): lo zucchero in eccesso viene trasformato e immagazzinato nelle cellule. Ecco che si crea la "ciccia".
Se questo eccesso di zuccheri prosegue ancora più a lungo, che cosa può fare l'organismo?
Può continuare ad accumulare zucchero nelle cellule ma fino a un certo limite (ricordiamolo sempre: l'organismo è estremamente intelligente, reagisce costantemente seguendo l'istinto primario che è quello di sopravvivere).
Quando anche l'immagazzinare zucchero nelle cellule non è più tollerabile, perchè mette a rischio la loro stessa esistenza, ecco che l'organismo mette in atto un “piano B”. La continua presenza di zuccheri e insulina nel sangue provoca, detto semplicemente, una specie di effetto colla, una reazione chimica che riduce la capacità delle cellule di assorbire zucchero.
Come conseguenza, la persona continuerà ad avere un'alta presenza di zuccheri nel sangue, a cui l'organismo risponde con un ulteriore produzione di insulina. Si attiva un circolo vizioso che porta ad avere nel sangue grandi quantità di zuccheri e di insulina.
Detto in modo semplice, le cellule diventano insensibili all'insulina. Lo fanno per proteggersi, per non continuare a riempirsi di zucchero in modo dannoso e rischioso per il corpo.
Questa situazione viene definita "resistenza insulinica" o “insulino-resistenza”. Nella visione della medicina sintomatica, che considera il corpo uno stupido che a volte impazzisce, ecco che viene diagnosticata come situazione auto-immune ovvero che il corpo fa qualcosa contro se stesso.
Se invece osserviamo il funzionamento da un paradigma biologico e sensato, come quello offerto dalle Cinque Leggi Biologiche, comprendiamo che l'organismo sta facendo qualcosa di estremamente intelligente e sensato per far fronte a una situazione che ne sta mettendo in pericolo l'esistenza, la necessità primaria di sopravvivenza.
Questo può portare come conseguenza che le cellule Beta delle Isole di Langherans (che producono l'insulina) non riescono più a produrre l'insulina necessaria. Questa situazione viene definita "diabete di tipo 2".
Con conseguenze sempre più impegnative per l'organismo (infiammazione costante, alterazione della composizione del sangue, problemi al microcircolo, agli organi sessuali), sintomi che si fanno sempre più gravi col tempo.
Bene, dirai, grazie delle informazioni Marco... ma che c'entra tutto questo con la Naturopatia?
C'entra... c'entra...
L'aiuto della Naturopatia con conoscenze e tecniche naturali
La Naturopatia e le conoscenze naturali sono di grande aiuto in queste situazioni.
A iniziare da una osservazione psicobiosomatica di questo eccesso di zuccheri e dei conseguenti sintomi. La persona può osservare e riconoscere cosa sta percependo e la naturale reazione dell'organismo. Da qui, si può intervenire per riequilibrare la situazione, intervenendo sulla percezione emozionale oppure su un riequilibrio che parte dal corpo.
Un passaggio fondamentale è poi un percorso di educazione alimentare, affinchè la persona intervenga, prenda consapevolezza della propria alimentazione e di come migliorarla. Al contempo, si deve intervenire sul tanto celebrato "stile di vita", per apportare i cambiamenti necessari per recuperare il benessere.
Si può anche aiutare l'organismo con tecniche che stimolano un riequilibrio attraverso il corpo, ad esempio la riflessologia plantare o la kinesiologia applicata.
Tre ambiti di intervento, distinti e integrabili in un percorso di benessere a 360°, con una visione olistica dell'essere umano, che consideri tutti gli aspetti di ciò che la persona vive.
Una domanda prevedibile è questa: con la Naturopatia possiamo aiutare tutte le persone che hanno il "diabete" o soffrono di iperglicemia?
Moltissime, sì. Tutte, onestamente, no.
Quando la situazione della persona è compromessa, quando l'organismo è arrivato a mostrare sintomi gravissimi, purtroppo si può fare poco o nulla.
Per questo, in Naturopatia una parola d'ordine è prevenzione.
In quest'epoca in cui i sintomi legati all'aumento di glicemia, fino alle situazioni di diabete, sono in forte aumento, diventa ancora più importante avere un atteggiamento di amore e attenzione verso se stessi e il proprio benessere.
E' importante intervenire sui sintomi e le situazioni prima che diventino patologie gravi.
La Naturopatia offre il meglio alle persone che scelgono di recuperare e mantenere un buon livello di benessere.
14 giugno 2024
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