19 settembre 2019

 

Polmoni

Lo scambio vitale, la tristezza dell'introspezione

 

Con la stagione autunnale in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) si entra nel movimento Metallo a cui sono associati, come organo di riferimento, i polmoni.

L'abbassamento della temperatura, il passaggio dall'aria più umida della tarda estate a quella più secca, che spesso accompagna l'autunno, stimola il nostro organismo ad un adeguamento, ad un cambiamento che ci dovrebbe mettere nelle condizioni migliori per affrontare la stagione fredda, che arriverà più avanti.

In MTC, questo passaggio è rappresentato bene dall'elemento Metallo, al quale sono associati proprio i polmoni e l'autunno. Questo passaggio viene chiamato anche “piccolo yin” perché ci conduce dal grande yang (estate) verso il grande yin, che corrisponde all'inverno.

 

Di origine endodermica, come buona parte dell'apparato digerente, i polmoni hanno il compito di “nutrirci” di aria e dei suoi elementi vitali (ossigeno) e di buttare fuori tossine e sostanze di scarto (i polmoni sono importanti organi emuntori).

Insieme agli altri organi dell'apparato respiratorio, lavorano incessantemente, per tutta la vita, a questo scambio con l'ambiente circostante. In una giornata, circa novemila litri d'aria entrano ed escono dai nostri polmoni. In una vita, anche 500/600 milioni di inspirazioni ed espirazioni. Si tratta di un compito vitale: non possiamo sospendere la respirazione per più di qualche minuto.

 

Il primo grande trauma, l'ultimo sussulto della vita

I polmoni sono protagonisti del primo grande trauma della vita. Nel grembo materno sono pieni d'acqua e alla nascita, in un solo movimento, si riempiono d'aria. Uno sforzo enorme, un evento brutale e vitale allo stesso tempo. I polmoni ci proiettano nella vita con un boato, un'esplosione, un urlo che a noi piace chiamare, in modo assai più romantico, “primo respiro”.

Al termine della nostra esistenza sono sempre i polmoni a segnare uno degli ultimi movimenti del corpo, quando il fisico si congeda dalla vita.

 

I polmoni nella visione psicosomatica

Abbiamo visto che i polmoni ci permettono di nutrirci di aria. Ecco che i sintomi che gli coinvolgono ci parlano di una difficoltà nell'assimilazione di questo “cibo”. Non a caso, possiamo osservare che le problematiche polmonari accompagnano una percezione di non avere abbastanza “cibo aria”, che può anche significare una forte paura di morire.

Insieme agli altri organi dell'apparato respiratorio, rappresentano lo scambio vitale, il rapporto con il mondo circostante. Ad essi sono collegati anche il grosso intestino e la pelle, altri organi di scambio e “relazione”. E possibile quindi che una difficoltà respiratoria possa indicare un disagio di relazione.

 

L'utilità della tristezza

L'emozione collegata al movimento Metallo e ai polmoni è la tristezza. Che è un'emozione di chiusura, di raccoglimento, che esprime una necessità di introspezione. A differenza di quel che molti pensano, non è un emozione negativa. Ha una sua ragione di essere e può essere assai utile.

Se volete approfondire questo aspetto, andate a guardarvi un bel film di animazione di qualche anno fa, “Inside out”.

 

Respirare è benessere

Chi si prende carico del proprio benessere scopre ben presto l'importanza della respirazione. Varie discipline, anche molto antiche, si sono occupate dello sviluppo di una corretta respirazione. Yoga e tecniche di rilassamento varie sono degli ottimi metodi per controllare e migliorare il nostro respiro.

 

Trattamenti preventivi

Per chi soffre questo cambio di stagione o di disturbi ai polmoni e all'apparato respiratorio, è possibile affrontare preventivamente queste problematiche con trattamenti di riflessologia plantare che potenziano il sistema immunitario, favoriscono l'eliminazione di tossine e di ristagni (il muco, bronchiale, nei seni paranasali e in qualsiasi altra parte del corpo, non è mai una buona cosa per il nostro organismo). Kinesiologia applicata, digitopressione, Tuina sono altre tecniche che seguono i principi della MTC e agiscono sui meridiani energetici, riportando equilibrio e migliorando la circolazione energetica.

Il meridiano di polmone ha il suo punto di inizio sotto la clavicola, vicino alla spalla anteriore, scende lungo il braccio e termina sul pollice, vicino all'attaccatura dell'unghia. Anche una semplice pressione su questo punto del pollice, che ciascuno può fare da sé, provoca una stimolazione benefica.

 

Idroterapia

Molto utili si rivelano i metodi che utilizzano l'acqua. Ad iniziare dalle inalazioni di vapore, fatte aspirando il vapore di acqua calda. Per le vie respiratorie è possibile aggiungere estratti di camomilla, pino o eucalipto. Oppure del bicarbonato di sodio.

Sono metodi antichi ed efficaci, oggi dimenticati, forse perché troppo semplici ed economici.

 

Al polmone piace... piccante!

I polmoni non amano l'eccesso di umidità, il muco, i ristagni. Sempre seguendo le indicazioni della Medicina Tradizionale Cinese, troviamo benefico per il polmone il sapore piccante, perché fluidifica i catarri, provoca traspirazione e calma la tosse, così da espellere i fattori patogeni. Ovviamente senza esagerare nelle quantità.

Importante ricordare che con il termine “sapore” in MTC si definisce una caratteristica dell'alimento, non necessariamente corrispondente al sapore come lo intendiamo in occidente, legato al gusto.

Sono quindi considerate di sapore piccante, quindi benefiche per il polmone, diverse spezie come cannella, rosmarino, chiodi di garofano, origano, pepe nero, semi di finocchio, zenzero. Tra i vegetali, aglio, cipolla, porri, peperoncino, diverse varietà di broccolo, di cavolo, di rapa.