La persona prima del cibo

 

Spesso mi confronto con persone che seguono una dieta particolare o che fanno molta attenzione agli alimenti che mangiano.

A volte qualcuno mi chiede perchè dovrebbe parlare di alimentazione con me, con un naturopata. "In fondo, quando seguo una buona dieta, tu cosa mi puoi dire di utile?". Questo, in sintesi, è la domanda che mi si fa.

Già, perchè mai qualcuno dovrebbe parlare con me di alimentazione?

Intanto è bene evidenziare che l'approccio della naturopatia verso l'alimentazione è in termini di educazione alimentare, energia (non sono le calorie) e naturalità degli alimenti.

C'è però un altro aspetto che ritengo importante: condivido un punto di osservazione diverso, che pochissimi considerano.

Provo a spiegarmi.

Quando parliamo di alimentazione intendiamo la relazione tra due elementi che entrano in contatto: l'alimento (il cibo) e chi quell'alimento lo mangia (la persona).

La combinazione di questi due elementi (cibo e persona) porta a far si che la persona abbia delle reazioni (trasformazione, assimilazione, espulsione dei residui) che sono ciò che, genericamente, chiamiamo alimentazione.

Certo, da naturopata conosco bene e condivido l'importanza di una sana e corretta alimentazione per vivere nel benessere.

Nel mio percorso e nella mia formazione ho però imparato ad osservare il rapporto tra essere umano e cibo da un punto di vista diverso.

Faccio spesso un esempio (alcuni di voi me lo avranno già sentito dire): se 100 persone mangiano una (identica) doppia porzione di lasagne avremo 100 reazioni diverse a quelle lasagne. Ovvero, ogni persona avrà una sua specifica reazione a quell'alimento.

Questo è per dire che l'elemento variabile è la persona.

Lo sappiamo, ogni persona è unica ed irripetibile. E lo è anche in relazione agli alimenti che mangiamo.

Ecco, io mi focalizzo sulla persona, sul suo organismo, sulla sua quotidianità, sulla sua storia personale, sulle emozioni che vive, sulle sue malattie, su ciò che sta vivendo in quel determinato momento. Ho imparato che queste cose sono determinanti quanto e più del cibo.

Sappiamo tutti che ci sono persone che aumentano di peso bevendo acqua, altre che vivono di dolci eppure non hanno il diabete, altre ancora che mangiano montagne di verdura e la loro stitichezza non migliora.

Giustissimo dare attenzione all'acqua, ai dolci, alla verdura. Ma non esistono alimenti che vanno bene a tutti e sempre.

Più che alimenti adatti a tutti, ho imparato che ci sono alimenti adatti ad una specifica persona, in uno specifico momento.

A mio modesto modo di osservare, è importantissimo conoscere la persona che si nutre di quegli alimenti.

Questo è il punto di osservazione che mi guida e che condivido: affrontare il tema alimentazione portando l'attenzione anzitutto sulla persona.

Non significa ignorare l'importanza del cibo, mangiare sano ed equilibrato resta una cosa importante. Portare l'attenzione alla persona offre un punto di osservazione che può tranquillamente aggiungersi all'attenzione per il cibo.

Oltre al cibo aggiungiamo l'attenzione alla persona che quel cibo lo mangia.

La persona, prima del cibo.

E' un buon motivo per parlare di alimentazione con un naturopata?

 

5 gennaio 2024