La “pancia” da troppo zucchero

 

Sappiamo che l'organismo ha bisogno di zuccheri per il suo funzionamento. Poi possono accadere situazioni straordinarie, in cui l'essere umano sente di essere in pericolo per la sopravvivenza e la percezione emotiva vissuta richiede di avere più zucchero disponibile, per far fronte a quella situazione. Il cervello da ordine al fegato, che provvede immediatamente, di produrre lo zucchero necessario, trasformandolo dalle scorte accumulate (se vuoi rileggerlo, lo trovi qui).

Oltre a questo aspetto biologico e emozionale che muove la presenza dello zucchero nel circolo ematico, da qualche decennio stiamo assistendo a un grande cambiamento in atto. Sempre più persone introducono nel proprio organismo una quentità enorme di zuccheri, attraverso un'alimentazione innaturale. Infatti, è bene ricordare che questa abbondanza di zuccheri non è prevista dalla nostra biologia (meravigliosamente perfezionata in milioni di anni di evoluzione).

Che cosa ne fa l'organismo di tutti questi zuccheri?

Per comprenderlo occorre conoscere il meccanismo di autoregolazione di cui è dotato il corpo umano.

Detta in maniera semplice, quando c'è una aumentata presenza di zuccheri nel sangue, il cervello ordina al pancreas (o meglio, ad alcune cellule dette cellule beta delle Isole di Langherans) di produrre più insulina; l'insulina è l'ormone che permette agli zuccheri di entrare nelle cellule.

Così l'organismo fa arrivare (grazie all'insulina) gli zuccheri dove servono, alle cellule. Semplice e perfetto.

Quando l'eccesso di zuccheri prosegue a lungo (nel mondo animale questo non accade) ecco che questo eccesso di zuccheri arriva alle cellule ma, visto che si tratta di zucchero che non serve, è più del necessario, nelle cellule viene trasformato in lipidi e immagazzinato. Così si creano quei tessuti adiposi che poi possiamo osservare nel corpo. E' grasso che deriva da un eccesso di zuccheri. Questo aumento di zone adipose, è una situazione che possiamo osservare nelle persone che hanno il diabete mellito.

La parte più coinvolta è l'addome, così da formare la “pancetta” come conseguenza. Poi, anche altre zone del corpo possono diventare “magazzini di deposito”: glutei, cosce, petto, schiena, braccia.

La maggior parte delle persone che si trovano in queste situazioni non se ne preoccupano molto, almeno fino a quando le cose si complicano e il livello di benessere peggiora.

Per chi invece sceglie di migliorare il proprio benessere e di agire preventivamente per mantenere un buono stato di benessere, intervenire su questa abbondanza di zuccheri ha molti effetti salutari e anche estetici, visto che queste scorte possono essere anche smantellate dall'organismo.

La pancia da zuccheri, come si è formata, se ne può anche andare.

 

L'aiuto della Naturopatia con conoscenze e tecniche naturali

La Naturopatia e le conoscenze naturali sono di grande aiuto in queste situazioni.

A iniziare da una osservazione psicobiosomatica di questo eccesso di zuccheri e dei conseguenti sintomi. La persona può osservare e riconoscere cosa sta percependo e la naturale reazione dell'organismo. Da qui, si può intervenire per riequilibrare la situazione, intervenendo sulla percezione emozionale oppure su un riequilibrio che parte dal corpo.

Un passaggio fondamentale è poi un percorso di educazione alimentare, affinchè la persona intervenga, prenda consapevolezza della propria alimentazione e di come migliorarla.

Per un riequilibrio attraverso il corpo possiamo utilizzare tecniche come la riflessologia plantare o la kinesiologia applicata, con le quali si accompagna la persona ad un riequilibrio e un conseguente miglioramento.

Tre ambiti di intervento, distinti ma integrabili in un percorso di benessere a 360°, con una visione olistica dell'essere umano, che consideri tutti gli aspetti di ciò che la persona vive.

 

7 giugno 2024