Sentire freddo dentro il corpo

 

Tra i sintomi che si accentuano col freddo troviamo la percezione di freddo all'interno del corpo. Ci sono persone che sentono freddo nelle zone viscerali, chi lo sente nelle mani o nei piedi, altri in corrispondenza di un organo specifico, altri ancora sentono il freddo in profondità e lo definiscono spesso un freddo “nelle ossa”.

Con l'approccio sintomatico si può ridurre un po' questa percezione, con tutti quei rimedi che si affidano al caldo e al riscaldamento della zona interessata. Tuttavia questo non è sempre possibile e spesso porta un sollievo solo momentaneo.

E' sempre bene ricordare che l'approccio sintomatico non ha l'obbiettivo di individuare le cause ed è così che le persone si ritrovano di nuovo alle prese con lo stesso sintomo. Fintanto che non si individua la causa e si interviene per rimuoverla, il sintomo si ripresenterà.

Con la Naturopatia e un'osservazione psicobiosomatica possiamo riconoscere meglio cosa sta all'origine dei sintomi e, di conseguenza, scegliere l'intervento più appropriato.

Iniziamo a mettere in evidenza che il freddo non è quasi mai la causa di questi sintomi. Infatti ci sono persone che hanno la percezione di freddo nel corpo anche in giornate calde.

Il freddo, in sé, è amico del benessere.

Tuttavia, una delle conseguenze del freddo è di accentuare sintomi che sono presenti per altri motivi.

Già, perchè il freddo è simpaticotonico, ovvero stimola il sistema nervoso simpatico. Per questo, i sintomi che si manifestano quando prevale il sistema nervoso simpatico, si accentuano col freddo.

Ad esempio, prendiamo quel sintomo chiamato Sindrome di Raynaud, ovvero pallore, dolore, perdita di sensibilità in alcune dita. Il freddo stringe i vasi sanguigni, quindi arriva meno sangue in quella zona del corpo, e accentua questo sintomo. Però è interessante osservare che questo sintomo si presenta su alcune dita e non su altre. Come la mettiamo? Fa freddo per 2 dita e non per le altre 3?

Magari in quelle 2 dita è in atto un processo di adattamento che nelle altre 3 dita non sta avvenendo, che dici?

Scagionato quindi il freddo dall'accusa di essere il colpevole, cosa possiamo fare?

Qui entra in scena e si fa preziosa l'osservazione psicobiosomatica. Che, con un approccio olistico, si deve focalizzare sulla specifica persona, su ciò che essa percepisce, sulle sue esperienze emozionali.

Una prima osservazione va portata sulla zona del corpo interessata.

Potremo quindi iniziare a distinguere gli organi e i tessuti interessati, da cui potremo risalire alle percezioni emotive che sono all'origine di quel sintomo.

Una percezione di freddo nella zona dell'ombelico sarà ben diversa dal sentire freddo ad alcune dita di un piede. Una fatica nel respiro sarà ben diversa da una ritenzione idrica accentuata. Un freddo “nelle ossa” avrà origini diverse da un aumento dell'attività della tiroide.

Ricordiamolo, ogni sintomo è conseguenza di un'emozione attivante.

Un altro aspetto a che può essere rilevante è che la presenza di zone fredde ci può indicare qualcosa di energeticamente bloccato. Soprattutto nelle zone viscerali interne o in corrispondenza di canali energetici (meridiani o chakra).

Anche in questi casi, sarà la storia personale dell'individuo a guidarci nell'osservazione.

Se poi ancora non si è risaliti alla causa, può rivelarsi molto interessante spostare l'osservazione sul sistema familiare della persona che manifesta il sintomo. Non nel senso di una ereditarietà “scritta nel DNA” quanto, piuttosto, di un sintomo che si manifesta nella persona come effetto di qualcosa che riguarda la sua famiglia di origine. Sintomi che richiedono una osservazione attraverso il genosociogramma, al fine di individuare possibili blocchi “ereditati” dal proprio sistema familiare. A volte la percezione di freddo arriva da molto lontano.

Come possiamo comprendere, non c'è una risposta semplice e adatta a tutti.

Le conoscenze naturali, psicobiosomatiche, transgenerazionali, richiedono un'approccio olistico, focalizzato sull'unicità e specificità di ogni persona.

Senz'altro più difficile del prendere una pastiglia. Ma i risultati sono spesso sorprendenti.

1 dicembre 2024